L’utilizzo dei droni in agricoltura tra vantaggi e innovazione

L’attenzione per l’economia circolare e per l’ambiente è al centro dell’interesse a livello mondiale. L’università di Firenze ha messo in campo come ogni anno, una competizione tra idee geniali rivolta ai propri studenti. Tra quelle innovative vi è il progetto di utilizzare i droni per il vivaismo.

Si tratta di un progetto innovativo che ha vinto il premio Impresa Campus 2020 grazie ad un team che ha messo a punto un sistema di monitoraggio informatizzato che utilizza i droni per curare le piante in maniera autonoma.

Se vai su droniprofessionali.org, tutti i dettagli su questi dispositivi saranno ben chiariti. Quello che è certo, è che si tratta di una vera e propria innovazione in grado di cambiare per sempre il sistema di monitoraggio delle piante.

L’agricoltura ai tempi di droni

Esistono diverse tipologie di droni che permettono di mappare i campi sorvolandoli senza che l’agricoltore intervenga in maniera diretta. Il mercato dei droni agricoli, in realtà è iniziato da poco tempo ma già i primi droni, sono stati utilizzati proprio con questo fine.

Ora è possibile grazie ai modelli più tecnologici in commercio, riuscire ad avere un quadro chiaro dei propri campi in maniera molto pratica ed economica. Inizialmente, per utilizzare questi sistemi bisognava conoscere bene la fotogrammetria e i fenomeni di volo. Adesso, invece per monitorare un campo, basta semplicemente azionare il drone e si va a vedere in una sorta di mappa le aree attualmente in stress, monitorando lo stato del campo e quello delle piante stesse dal punto di vista della salute. Per approfondimenti sui droni per fotogrammetria clicca sul link.

Alcune pratiche per usare i droni in agricoltura

I droni in agricoltura vengono utilizzate in diverse pratiche per monitorare lo stato dei terreni. Sono importanti perché è possibile avvicinandosi al terreno, capire se è in fase di stress e se bisogna intervenire con dei fertilizzanti specifici.

Inoltre, sono ideali anche per valutare lo stato delle piante e capire se viene un attacco parassitario in corso. Un’altra applicazione molto diffusa di droni nel mondo agricolo riguarda invece l’uso in olivicoltura. Nelle aree soggette a rischio idrogeologico, in quelle montuose e collinari, l’olivicoltura riesce a essere un valore dei servizi ecosistemici e paesaggistici, molto importante. Riuscir a tenere sotto controllo un campo di questo tipo, richiede l’utilizzo dei droni che aiuteranno anche a valutare i dati biometrici dell’oliveto e a capire la geometria stessa degli ulivi piantati.

L’analisi delle piante grazie ai droni

Con l’utilizzo di droni è possibile analizzare le piante e capire il loro stato di salute. Si possono effettuare tali controlli in telerilevamento e quindi andare a capire tutti i parametri biofisici e la stessa geometria della chioma, grazie a questo sistema di controllo da remoto.

In genere, gli strumenti di monitoraggio vanno a analizzare le radiazioni luminose riflesse, l’area degli alberi stessi e la lunghezza d’onda visibile anche grazie a un sistema rivoluzionario. Servono droni con una fotocamera ad alta risoluzione e dei sensori multispettrali.

In questo modo, sarà possibile capire tutti i dati relativi alle piante in esame e stabilire una mappa di vigore, che in pratica sia in grado di fornire gli indici vegetazionali e dare informazioni sulla condizione della vegetazione.

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